• Tra pari

    All’IIS G.B. Aleotti di Ferrara sono programmate per la mattinata (un giovedì che sembra come tanti ma invece non lo è) una serie di attività in cui i ragazzi grandi spiegano a quelli più piccoli venuti apposta dalla scuola media come funzionano i terremoti, perché avvengono e cosa li mette in moto.

    Quelli più piccoli mettono in pratica le cose imparate attraverso la costruzione di manufatti per testare le leggi della fisica che regolano i movimenti sotto la crosta terrestre e quelli della meccanica che permettono agli edifici di restare su, oppure non impediscono che vengano giù. E tutti gli altri intorno imparano, osservano, si fanno delle domande: insegnanti, genitori, personale della scuola.

  • Imparo mentre insegno, insegno mentre imparo

    Ci sono due cose interessanti in questa modalità di lavoro. La prima è la sensazione di sicurezza che dà ai ragazzi l’idea di poter dominare la paura attraverso la conoscenza.
    Capisco, sperimento, imparo mentre insegno, insegno mentre imparo, mi metto alla prova… e tutto questo mi dà la sensazione che mai, se dovessi incontrare nuovamente un terremoto, mi troverei così impreparato e spaventato…

    E poi è interessante l’esatto contrario: la lieve insicurezza che hanno negli occhi i ragazzi, e quel misto di soddisfazione e disagio davanti a una prova piuttosto inedita. Stare dall’altra parte, dalla parte dei professori, o essere guidati da insoliti maestri, che potrebbero essere fratelli maggiori.
    Non è così facile ottenere l’attenzione, suscitare l’interesse, spiegare quel che si sa. E nemmeno formulare le domande senza vergognarsi di apparire sciocchi, far vedere che si è compreso, dimostrarsi all’altezza delle aspettative…